Area archeologica Acqua Fredda
Questa Porta del Parco è sempre aperta qui a 1440 m. s.l.m. tra l’Altopiano di Pinè e la Valle dei Mocheni, dove nel 1979 in modo casuale è emersa una delle aree archeologiche più alte d’Europa e una delle più importanti fonderie preistoriche di tutto l’arco alpino. I forni ritrovati furono in uso tra il XIII e l’XI secolo a.C. e adibiti all’estrazione del rame, molto laboriosa perché il minerale non era presente allo stato puro. I metallurghi, forse più dei minatori, profanavano la montagna perché i loro forni necessitavano del legname di interi versanti per raggiungere i 1200°C di cui avevano bisogno per estrarre i minerali. In questo museo all’aperto durante i laboratori didattici vengono riprodotte le fasi di fusione e metallurghi moderni creano strumenti di metallo. La realizzazione artigianale di ogni utensile permette di ripercorrere tutta la fatica che l’uomo ha dovuto compiere per tracciare la propria storia evolutiva.
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